
Un microfono in una mano e una cima di canapa legale nell’altra.
Potrebbe essere questa l’immagine perfetta di Southology, rapper calabrese che ha fatto della sua identità meridionale un marchio di fabbrica, tanto nelle rime quanto in una coraggiosa avventura imprenditoriale. Un percorso, quello dalla musica alla terra, che lo ha portato a fondare “Regina del Sud”, un’azienda agricola specializzata in marijuana legale, unendo la passione per la cultura Hip Hop a un’idea di sviluppo e legalità per la sua terra. Oggi, però, lo scenario è cambiato radicalmente. Con il recente cambio di legislazione del governo, che di fatto mette al bando la filiera della canapa light, il sogno imprenditoriale di Southology e di molti altri agricoltori si è trasformato in un incubo. Un’intera filiera produttiva, che rappresentava una speranza di rinascita economica e un’alternativa legale, rischia di essere spazzata via. In questa chiacchierata non parliamo solo della fine di un’impresa. Con Southology ci addentreremo nelle sue barre più affilate, analizzando il suo stile unico e il modo in cui la politica e le questioni sociali hanno sempre influenzato la sua musica.
Un’intervista per capire cosa significhi, oggi, essere un artista e un imprenditore al Sud, tra passione, battaglie culturali e leggi che, invece di sostenere, affossano.